Barma di San Giovanni
45.658139,7.992641
Description
Descrizione
La Barma di S. Giovanni è già citata in una pubblicazione del 1 7 02. La sua storia è la storia del Santuario di S. Giovanni d'Andorno, che, cresciutovi attorno, l'ha incorporata. Oggi la grotta costituisce la prima cappella destra della chiesa, ed è stata allargata artificialmente in ogni direzione, tanto che non sappiamo quale fosse in origine la forma e la profondità del riparo ("barma") sotto cui la leggenda vuole sia stata trovata la statua che ancor oggi vi si ammira. L'allargamento è stato facile perché si tratta, come dice l'Historia settecentesca, di "Rocca molle e marcia": in quest'area del plutone della Valle del Cervo, infatti, il magma si è raffreddato più velocemente che non altrove, e la sienite si presenta perciò con aspetto nettamente porfirico, a grossi cristalli di ortoclasio. Questi ultimi si disgregano con estrema facilità, e la roccia è quindi friabilissima. Poche centinaia di metri sotto il Santuario, lungo l'antica mulattiera, si vede a sinistra un riparo emisferico, una "marmitta" naturale scavata nella medesima roccia, che può forse suggerirci come fosse in origine la barma di San Giovanni. Attorno a quest'ultima sono fiorite leggende e tradizioni. La statua, che i pastori allontanavano dalla grotta, spariva misteriosamente e tornava nella Barma da sola. Quando poi fu rubata, a uno dei ladri che la schernì offrendole un riccio di castagna e dicendole "piglia Gian, mangia" il vendicativo Giovanni Battista subito seccò un braccio, cosicché gli altri, impauriti, si pentirono e restituirono il mal tolto. In sostanza, la Barma di San Giovanni è la sorella minore della famosa Barma d'Oropa: nata più tardi e da premesse più modeste, la tradizione religiosa qui è rimasta su di un piano più locale - il che, tra l'altro, ha salvato la grotta. Mentre a Oropa infatti l'ampliamento della chiesa fu di tale portata da condurre alla demolizione del masso erratico sotto cui c'era la grotta, a S. Giovanni si inglobarono nel santuario la barma e il masso, che ancora vediamo sporgere dalla facciata della chiesa. (C. Gavazzi - Orso Speleo Biellese n° 5 - 1977)
Cavités proche
Distance (km) | Nom | Longueur (m) | Profondeur (m) |
---|---|---|---|
2.0 | Fessura del Terramone | 22 | 7 |
2.1 | Terramone (Grotta del) | 11 | 2 |
2.7 | Grotta inferiore del Monte Tovo | 8 | 3 |
2.8 | Grotta superiore del Monte Tovo | 6 | 4 |
2.9 | Riparo a sud del Tovo | 8 | 3 |
3.2 | Fessura del Monte Becco | 5 | 0 |
3.2 | Tempietto (Riparo del) | 5 | 0 |
3.2 | Buco della Bocchetta di Finestra | 6 | 3 |
3.5 | Buco di Bogna | 8 | 0 |