Barma di San Giovanni

Campiglia Cervo (Biella - IT)
45.658139,7.992641
Longueur 9m Profondeur 0m
Approche ☆☆☆☆☆ Esthétisme ☆☆☆☆☆ Facilité de déplacement ☆☆☆☆☆
Grottocenter / carte

Description

Descrizione

Catasto Online delle grotte del Piemonte e Valle d'Aosta - 09/04/2022

La Barma di S. Giovanni è già citata in una pubblicazione del 1 7 02. La sua storia è la storia del Santuario di S. Giovanni d'Andorno, che, cresciutovi attorno, l'ha incorporata. Oggi la grotta costituisce la prima cappella destra della chiesa, ed è stata allargata artificialmente in ogni direzione, tanto che non sappiamo quale fosse in origine la forma e la profondità del riparo ("barma") sotto cui la leggenda vuole sia stata trovata la statua che ancor oggi vi si ammira. L'allargamento è stato facile perché si tratta, come dice l'Historia settecentesca, di "Rocca molle e marcia": in quest'area del plutone della Valle del Cervo, infatti, il magma si è raffreddato più velocemente che non altrove, e la sienite si presenta perciò con aspetto nettamente porfirico, a grossi cristalli di ortoclasio. Questi ultimi si disgregano con estrema facilità, e la roccia è quindi friabilissima. Poche centinaia di metri sotto il Santuario, lungo l'antica mulattiera, si vede a sinistra un riparo emisferico, una "marmitta" naturale scavata nella medesima roccia, che può forse suggerirci come fosse in origine la barma di San Giovanni. Attorno a quest'ultima sono fiorite leggende e tradizioni. La statua, che i pastori allontanavano dalla grotta, spariva misteriosamente e tornava nella Barma da sola. Quando poi fu rubata, a uno dei ladri che la schernì offrendole un riccio di castagna e dicendole "piglia Gian, mangia" il vendicativo Giovanni Battista subito seccò un braccio, cosicché gli altri, impauriti, si pentirono e restituirono il mal tolto. In sostanza, la Barma di San Giovanni è la sorella minore della famosa Barma d'Oropa: nata più tardi e da premesse più modeste, la tradizione religiosa qui è rimasta su di un piano più locale - il che, tra l'altro, ha salvato la grotta. Mentre a Oropa infatti l'ampliamento della chiesa fu di tale portata da condurre alla demolizione del masso erratico sotto cui c'era la grotta, a S. Giovanni si inglobarono nel santuario la barma e il masso, che ancora vediamo sporgere dalla facciata della chiesa. (C. Gavazzi - Orso Speleo Biellese n° 5 - 1977)

Cavités proche

Distance (km)NomLongueur (m)Profondeur (m)
2.0Fessura del Terramone227
2.1Terramone (Grotta del)112
2.7Grotta inferiore del Monte Tovo83
2.8Grotta superiore del Monte Tovo64
2.9Riparo a sud del Tovo83
3.2Fessura del Monte Becco50
3.2Tempietto (Riparo del)50
3.2Buco della Bocchetta di Finestra63
3.5Buco di Bogna80