Tana delle Turbiglie

Pamparato (Cuneo - IT)
44.294182,7.907618
Longueur 900m Profondeur 78m
Approche ☆☆☆☆☆ Esthétisme ☆☆☆☆☆ Facilité de déplacement ☆☆☆☆☆
Grottocenter / carte

Description

Descrizione

Catasto Online delle grotte del Piemonte e Valle d'Aosta - 09/04/2022

L'ingresso (forma triangolare: m l X l), rivolto a NO, immette in un alto camerone discendente su frane: a sinistra una bassa diramazione a fondo fangoso sale verso un laminatoio impraticabile. A destra per un pertugio seguito da un piccolo salto, si incontrano due salette comunicanti attraverso a doppio passaggio. Dalla seconda di esse si percorre un cunicolo, quindi, piegando a gomito, una strettissima e alta fessura, rotta da un salto di metri 5, oltre al quale è percorribile per breve tratto, tosto ostruita da terriccio. A destra, prima di terminare, si allarga in una saletta con fondo di sedimentazione sabbiosa; a sinistra in basso, un foro angusto (disostruito durante l'esplorazione) immette in cunicoli accessibili per circa 25m (non rilevati), probabilmente in comunicazione con piccole doline idrovore esterne: l'acqua che vi si raccoglie durante le piogge e la fusione della neve è smaltita per la via di tali canalizzazioni, attraverso il fondo sabbioso della saletta terminale. La risorgenza corrispondente si trova alla Tana delle Fontanelle n. 111 Pi (esperienza del maggio 1967). Per questa duplice comunicazione con l'esterno il ramo principale della grotta è costantemente percorso da corrente d'aria, causa di forti variazioni di temperatura, stagionali e diurne) in rapporto con le variazioni esterne. La cavità presenta in alcuni punti, sulle pareti, tracce di erosione, che fanno pensare si sia formata sulle canalizzazioni di un antico inghiottitoio, per crolli e fusione di cavità contigue. Sono quasi completamente assenti le concrezioni. Calcare brecciato del trias medio. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese) La cavità è nel complesso suborizzontale. La sala d’ingresso, spesso in parte occupata da belle concrezioni di ghiaccio in inverno, superato un grande masso, immette in un meandro di facile percorrenza, a tratti sfondato. Uno scivolo di circa 15 m (richiede una corda) porta all’attacco della forra su cui si articola il ramo principale della grotta. Seguendolo si possono spesso incrociare i torrentelli che appaiono e scompaiono in sifoni fangosi. La forra termina in una sala con un forte arrivo d’acqua (la risalita compiuta dal GSP non portò risultati). Da qui, una strettoia conduce in un’altra saletta, di dimensioni più modeste, dove si unisce alla serie di pozzi (scivolo P20, P8, P20, P10). Nel 2005 fu scoperto un nuovo ingresso (Pozzo delle Vipere) che, dopo una breve disostruzione, si collegò con le risalite precedentemente descritte. Da segnalare la grandissima quantità di fango presente sul primo scivolo. Dalla saletta della giunzione parte anche la risalita del 2005, che porta alla spettacolare galleria dei Giardini di Marzo. Nonostante le modeste dimensioni della cavità, l’aria che la percorre è particolarmente violenta. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)

Cavités proche

Distance (km)NomLongueur (m)Profondeur (m)
1.2Tana di Case Nasi Superiore71
1.2Tana di Case Nasi Inferiore437
1.3Tana delle Fontanelle20813
1.3Tana delle Fontanelle20813
1.4Tana di San Luigi530
1.7Tana di Camplass10622
3.8Pozzo della Rivoera4540
4.5Tana della Rivoera334
4.6Cava di Rivoera (Fessura nella)152