Grotta del Pineto
44.709590,8.497831
Description
Descrizione
Lo stretto e malagevole ingresso, seminascosto dalla vegetazione, introduce al cunicolo iniziale caratterizzato, come del resto tutta la grotta, da numerosi massi incastrati un po' dovunque, alcuni vicino al metro cubo di volume. Occorre avanzare con cautela, tentando di lasciare ogni cosa al suo posto, specie se al loro posto si vogliono conservare le gambe o altre parti anatomiche. Purtroppo la conformazione degli ambienti non aiuta, essendo sempre molto angusti: bisogna continuamente scavalcare i massi. Dopo pochi metri si giunge sull'orlo di un breve pozzo superabile in arrampicata: sulla parete di sinistra (spalle all'ingresso) vi sono due spit per la sicura caldamente consigliabile (è sufficiente una corda di 10 m di lunghezza). Alla sommità del pozzo, ad ovest del cunicolo iniziale, si nota una piccola condotta subito impercorribile, dalla quale proveniva al momento del rilievo topografico un violento stillicidio e qualche sasso (sez. b). Da questo punto, proseguendo nel ramo A, la doccia, in quel periodo molto piovoso, era inevitabile. In questo ramo in discesa, almeno altre due condotte contribuiscono ad aumentare la venuta idrica con notevole stillicidio. Sono presenti alcune piccole colate stalattitiche, forse in fase corrosiva, e piccole vaschette sul pavimento (1, 2 sul rilievo). Proseguendo lungo il corso d'acqua, in breve si giunge al fondo ingombro di massi. L'acqua che sino a questo punto ci ha accompagnato sparisce tra il caotico accumulo. Appena prima (sez. d) una piccola condotta, oltre che a non scaricare acqua, presentava una debole corrente d'aria verso l'ingresso. Ritornati alla base del pozzo, è possibile, con qualche contorsione, inoltrarsi nel ramo B fortunatamente asciutto. Si tenga presente che la corda utilizzata in precedenza, può servire per risalire questo tratto. Il ramo B risulta essere impostato su una diaclasi ortogonale a quella del cunicolo iniziale ed al primo tratto del ramo B, compresa la condotta superiore della sezione b. Dopo pochi metri si giunge in una saletta con alcune stalattiti ed un piccolo cunicolo, non percorribile, che rappresenta il punto più basso della grotta. Dalla saletta si intravede la luce esterna (i2) ma risulta impossibile il passaggio a causa del crollo che lo ha interessato. La corrente d'aria che ci ha accompagnato per tutta la cavità, assorbita per la maggior parte dall'ingresso (al momento di queste note era inverno), trova sfogo all'esterno proprio da questo punto. (tratto da: Labirinti n.14; testo: C. Vaselli)
Cavités proche
Distance (km) | Nom | Longueur (m) | Profondeur (m) |
---|---|---|---|
0.0 | Grotta del Pineto | 34 | 8 |
5.1 | Grotta dell'Inganno | 23 | 1 |
5.1 | Grotta dell'Inganno | 23 | 1 |
5.1 | Grotta presso la Cava di Visone | 8 | 2 |
5.1 | Grotta presso la Cava di Visone | 8 | 2 |
5.4 | Grotta 3 alla Cava di Visone | 12 | 5 |
5.4 | Grotta 3 alla Cava di Visone | 12 | 5 |
5.7 | Grotta di Lussitto | 36 | 8 |
6.1 | I Bogg di Babò | 23 | 8 |