Voragine di Biecai

Roccaforte Mondovì (Cuneo - IT)
44.194052,7.713343
Longueur 800m Profondeur 267m
Approche ☆☆☆☆☆ Esthétisme ☆☆☆☆☆ Facilité de déplacement ☆☆☆☆☆
Grottocenter / carte

Description

Descrizione

Catasto Online delle grotte del Piemonte e Valle d'Aosta - 09/04/2022

Dall’ampio ingresso si discende lungo una ripida colata detritica, occupata alla sua base da un nevaio, fino a raggiungere uno zoccolo roccioso ed il successivo attacco del primo pozzo. Questo, che è il più alto della grotta (40 m), è una bella verticale che sviluppa seguendo una serie di lisci canali lavorati dall’acqua. Alla sua base parte un primo meandro attraversato da un ruscelletto che porta alla successiva sequenza di pozzi: 26, 17 e 18 m. Di seguito, ritroviamo l’acqua ed il meandro che prosegue mantenendo sempre costanti le sue dimensioni fino a raggiungere un breve salto con cascata. Si abbandona nuovamente il percorso dell’acqua per seguire l’ennesimo meandro fossile che porta all’attacco di un pozzo di 26 m. Da questo punto la morfologia della grotta cambia repentinamente: mentre la prima parte della grotta è impostata lungo una alta frattura verticale che genera l’alternanza dei pozzi con il meandro attivo, il tratto che conduce al sifone terminale subisce un brusco cambiamento di direzione. Gli ambienti in questo ultimo tratto diventano decisamente più bassi e con sezioni le cui dimensioni sono prevalentemente quelle orizzontali. Altro fattore importante è dato dalla presenza di numerosi camini, alcuni dei quali con circolazione d’aria, tra cui troviamo quello che conduce all’Abisso Ferro di Cavallo e l’arrivo della diramazione esplorata dal GSP nel 1981 che riporta all’attacco del P26. Se la caratteristica principale di questa bella grotta è quella di avere pozzi e meandri fortemente lavorati dall’azione dell’acqua, appare evidente come il principale pericolo nella cavità sia dovuto a quest’ultima. Il Biecai è infatti il collettore principale che raccoglie tutte le acque della piana grazie ai numerosi inghiottitoi presenti in superficie. Già sopra all’ingresso troviamo un ruscelletto che raccoglie parte delle acque superficiali che, seguendo la frattura, confluiscono sopra il primo pozzo impedendone, per esempio, la discesa durante la stagione dello scioglimento della neve. In caso di violente precipitazioni, è quindi certa la sua pericolosità, specialmente per quel che riguarda il tratto prossimo al sifone terminale successivo al P26 e, in generale, tutti i pozzi, difficilmente attrezzabili fuori dalla caduta dell’acqua. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)

Cavités proche

Distance (km)NomLongueur (m)Profondeur (m)
0.3Abisso di Serpentera260255
0.4Ferro di Cavallo1380345
0.5Buco di Ube11643
0.5Buco di Ube11643
1.0Abisso Mantra146
1.0Abisso Mantra146
1.3Abisso Gonnos1400190
1.4Portugal1000
1.6Abisso Prima Osteria34077