Abisso El Topo

Descrizione

Catasto Online delle grotte del Piemonte e Valle d'Aosta - 09/04/2022

Si tratta di un bell'abisso, prevalentemente verticale, con due fondi distinti. Scesi i primi due pozzi, intervallati da un meandrino con concrezioni a cavolfiore, occorre fare una piccola arrampicata-traverso sulla parte di sinistra della galleria, per trovare la via giusta: un tratto angusto a cui segue qualche breve saltino ed un P20, che intercetta una forra attiva rimontante. Segue ancora un P20 e poi un bivio, in corrispondenza di un grosso pietrone sospeso che fa da ballatoio. Continuando a scendere si superano un P15, un P20, un breve tratto di meandro, un vasto P30 ed infine l'ultimo P20, oltre cui un deciso restringimento blocca l'avanzata. L'aria, netta, parrebbe infilarsi lì, come pure l'acqua. Pendoli e traversi, anche sul P30, sono risultati inutili. Per l'altra diramazione occorre, dal ballatoio, risalire per qualche metro la frana sul versante destro, accedendo così ad un bel P30, seguito da un breve ma fastidioso meandro e da un P40, alla base del quale, quasi stessa profondità dell'altro fondo, a -191 m, la grotta chiude. Un traverso sul P40 riporta sullo stesso fondo. La forra attiva di cui sopra, risalita per una decina di metri, dopo un passaggio bagnato, porta su una breve serie di salti discendenti, che piomba sulla sommità del P30 della seconda diramazione. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)