Fata Morgana
45.705244,8.309130
Description
Descrizione
Il suo ingresso si apre alla base delle Dolomie del Fenera, quasi al contatto con i porfidi. Un ripido scivolo iniziale conduce alla partenza di uno stretto cunicolo, che sfocia in una sala-camino di discrete dimensioni: qui, sul pavimento, viene rinvenuto il cranio concrezionato di un orso speleo (prelevato successivamente dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte in collaborazione col GSBi). La grotta sembra chiudere e le esplorazioni, per un certo periodo, si fermano per riprendere nel 2003, dopo aver disostruito uno stretto passaggio. Si presenta subito un grande ambiente e, dopo pochi metri, il pavimento cede il posto a uno sfondamento di pochi metri. Dalla sua base, verso monte, prosegue una caratteristica galleria pianeggiante a sezione rettangolare, che porta a una sala dove una grossa frana ostruisce un probabile collegamento con l'esterno. Verso valle, invece, scendendo lungo un interstrato, si finisce in un sifone di fango, attualmente reso facilmente praticabile. Strisciando per circa 4-5 m, si sbuca in un primo salone di notevoli dimensioni. Attraversandolo alla base, per tutta la sua lunghezza, si arriva al fondo, dove una parete ricoperta di concrezioni fa da imbocco ad un altro sifone. A differenza del primo, pianeggiante, questo secondo sifone ha un andamento a V. Acqua permettendo, lo si supera rapidamente e dall'altra parte attendono ambienti di notevoli dimensioni e bellezza. Un secondo salone, più grande e concrezionato del primo, conduce fino a un nuovo restringimento. Passando oltre, la grotta cambia morfologia e risale con una discreta galleria che va via via restringendosi fino a formare un'alta e stretta forra. Dopo alcune decine di metri, ci si trova su una notevole finestra che guarda su un enorme vuoto. Scendendo con una corda una verticale di circa 15 m, si poggiano i piedi sul pavimento del salone che prosegue sia in salita che in discesa. Sul fondo chiude su un sifone impraticabile e, alla sommità, una risalita termina in uno stretto meandro. Dalla parte opposta alla finestra, quasi alla stessa altezza, parte un nuovo ramo raggiungibile utilizzando una corda fissa in loco. Dopo alcune decine di metri e un P20 si perviene a un ennesimo sifone, stavolta pieno di sabbia. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Caves nearby
Distance (km) | Name | Length (m) | Depth (m) |
---|---|---|---|
0.3 | Tana dell'Armittu | 8 | 1 |
0.7 | Riparo del Mondmilch | 7 | 1 |
0.7 | Bondaccia (Buco della) | 500 | 101 |
0.7 | Pozzo dei Grassi Lombrichi | 11 | 7 |
0.9 | Arenarie (Grotta delle) | 3000 | 143 |
1.2 | Risorgenza | 14 | 8 |
1.2 | GSBi - 2001 | 6 | 2 |
1.6 | Magiaiga C (Grotta della) | 19 | 1 |
1.8 | Tanon di Muron | 6 | 1 |